Apluvia

Materiale
Terra, paglia e acqua salata
Dimensioni
dimensioni ambientali, Piazzale Catene, Brindisi
Data
2021

Con 2 milioni di ettari l’anno, la salinizzazione è una delle cause principali della perdita irreversibile della risorsa suolo. L’utilizzo delle acque irrigue non deve essere praticato con molta leggerezza in quanto il bene “suolo” è una risorsa non rinnovabile, per lo meno non rinnovabile nel breve periodo.

“Apluvia” che deriva dal suo significato: “terre senza piogge” è il titolo dell’opera che vuol mettere in evidenzia quanto l’acqua è una risorsa primaria per l’uomo, ancor di più (forse) per il contadino e la sua terra. Senza di essa non ci sarebbe vita, e le fertili terre che ripagano il sudore dell’umile lavoratore, sarebbero nient’altro che delle terre aride ed incolte. La ricerca sfrenata di questo bene prezioso ha spinto molti contadini a realizzare fin troppi pozzi. L’eccessiva vicinanza tra un pozzo e l’altro e la quantità smisurata di acqua prelevata dal suolo, oggi non sono più tollerabili, la crisi ambientale che stiamo vivendo non è che solo all’inizio. L’opera, costituita da diversi elementi in terra, paglia e acqua salatae che rimandano alle dimensioni delle trivelle utilizzate per l’escavazione di pozzi, fungono da tappi o chiusure per un suolo troppe volte bucato.